venerdì 16 maggio 2008

L'amore

Cos’è l’amore se non l’essenza dell’assurdo?
Assurdo è il mio amore per te,
Tu così sconosciuto, eppure così vicino.
Amore è lasciarmi cullare dalle onde del mare,
Abbandonarmi all’ignoto.
Fare un salto ad occhi chiusi senza la paura di cadere.
Amare è reggersi su un unico filo in un perfetto equilibrio di anime,
Camminare lungo un percorso che si fa sublime se percorso insieme.
Amore sei tu che mi rendi vita,
Spazio per divergenza d’emozioni.

sabato 3 maggio 2008

Scrivere

Mi sono sempre chiesta cosa voglia dire veramente scrivere e, di riflesso, cosa comporti studiare un'opera e il suo "creatore".
A scuola, e adesso all'università, mi hanno sempre insegnato a conoscere un autore attraverso la chiave di lettura di qualche critico, che mi suggerisse, in qualche modo, il pensiero di chi quell'opera l'aveva scritta. E allora giù con parafrasi e analisi del testo più o meno aprofondite. Ma se certo è che qualche idea a riguardo la possono sempre suggerire il periodo storico in cui lo scritto è stato composto e la vita dello scrittore, cosa, o meglio, chi può davvero sapere cosa l'autore sentisse nel suo profondo, mentre, dotato di carta e penna, buttava giù le prime bozze delle sue idee?
Lo ammetto, io poi ho una concezione particolare di "opera d'arte", che sia essa poesia o semplicemente un racconto. Secondo me la vera creazione sta nell'abilità di qualcuno di scrivere di getto ciò che ha in mente, per poi, eventualmente, correggerla nei piccoli particolari. Altrimenti si passa a quella che mi viene da definire una costruzione.
Secondo me cercare la rima, la metrica, contare le sillabe, fanno sicuramente parte dell'abilità di uno scrittore, ma ne limitano, in qualche modo, l'originalità, la veridicità della creazione.
Tutto questo perchè, mentre riflettevo su tutto ciò, ripensavo al mio ultimo esame di Letteratura Italiana e al ragazzo che mi ha interrogata.
Per carità è lecito aspettarsi che mi si chieda cosa c'è scritto sul libro riguardo questo o quell'autore, ma perchè non chiedere anche la mia opinione? In fondo per averne una l'argomento deve essere conosciuto, no?
Mi spiego, se mi viene chiesto cosa ne penso del pensiero Leopardiano, o di quello di stampo Verista di Verga, per poter rispondere devo quantomento aver letto qualcosa di loro, averlo affiancato a qualche libro di critica e, solo dopo, aver formulato una mia idea a riguardo, dimostrando poi una capacità critica più o meno condivisibile.
Perchè limitare un esame, o una discussione, a ciò che gli altri hanno detto?
Se mai dovessi scrivere qualcosa degno di nota (per gli altri, perchè se scrivo qualcosa, per me, è sintomo di un partiolare momento cha valga la pena essere ricordato) mi piacerebbe sapere che venisse tenuta in considerazione la mia idea e quella di tutti coloro i quali a quello scritto si sono accostati, con tutte le idee, giuste o sbagliate che siano.

venerdì 2 maggio 2008

Le mie parole

La mia mente
plasma forme nuove
parole come ali
di cristallo
che si librano
su pagine di cielo
parole libere
e nostalgiche
come gli occhi
di un vagabondo
parole di sabbia
che scivolano veloci
tra le dita
parole incontrollabili
parole vive